MISERY NON DEVE MORIRE
Quanti di voi hanno mai pensato "Che fine orrenda questo libro!" " Questo libro mi ha lasciato con l'amaro in bocca!" "Cosa ho appena letto, seriamente?" Beh...non siete gli unici. E' successo anche a noi e ad Annie Wilkers nel film "Misery non deve morire" di Rob Reiner del 1990, tratto dal romanzo di Stephen King (Misery).
Uno scrittore viene coinvolto in un incidente e salvato da un'infermiera psicopatica che lo costringerà a riscrivere il finale della sua amata saga "Misery".
Lo scrittore Paul Sheldon (James Caan) ha appena terminato il suo ultimo romanzo in un hotel di una città sperduta del Colorado, Silver Creek. Mentre si dirige verso casa viene investito da una tormenta di neve che lo fa precipitare, col la sua auto, giù per un dirupo.
Un flashback mostra Paul nello studio della sua editrice, Marcia Sindell (Lauren Bacall). I due esprimono opinioni riguardo l'ultimo libro della saga "Misery": saga che ha portato Paul al successo ma che egli ha terminato con la morte della protagonista (di nome Misery), poiché decide di liberarsene per scrivere un nuovo romanzo.
Paul è ancora nell'auto, ma fortunatamente viene salvato da una persona che lo carica in spalla e lo porta nella sua casa.
Al risveglio una voce femminile dice "Sono la tua ammiratrice numero uno!" è Annie Wilkers (Kathy Bates) un'infermiera che rassicura Paul dicendogli che sarà lei ad occuparsi di lui fino alla sua guarigione. Paul è allettato con braccio e gambe rotte e prende continuamente delle capsule arancioni che gli alleviano il dolore.
Col passare del tempo Paul riacquista la capacità di interloquire e parlando con Annie scopre che è una sua ammiratrice assidua, ma anche molto gentile e premurosa tanto da guadagnare la sua fiducia: infatti le concede di leggere il suo manoscritto. Le critiche di Annie arrivano in modo violento e inaspettato, infatti esprime giudizi urlando e dimenandosi.
Nel frattempo, Marcia Sindell avvia le indagini per la ricerca di Paul, comunicando la preoccupazione anche allo sceriffo di Silver Creek (Richard Farnsworth), che cerca di trarre delle informazioni dalle persone che hanno visto per ultime Paul.
Annie, dopo una giornata in città, torna a casa e si reca nella stanza di Paul mostrandogli di aver comprato l'ultimo romanzo della saga Misery.
Dopo qualche giorno, Annie, che nel frattempo ha finito di leggere il libro, durante la notte di presenta ai piedi del letto di Sheldon e lo attacca, scuotendolo e urlandogli contro poiché la sua protagonista Misery è morta ed è stato lui la causa della sua morte. Annie in preda alla furia rivela all'uomo che in realtà non ha avvertito nessuna autorità del suo ritrovamento e che quindi è bloccato in quella casa con lei.
Quanto è psicopatica... |
La mattina seguente Annie fornisce a Paul una scatola di fiammiferi e avvicinando il barbecue gli dice che l'unico modo per liberarlo è bruciare il manoscritto. Paul dopo qualche tentennamento brucia il manoscritto temendo una reazione negativa della donna; inoltre capisce che deve trovare il modo di svincolarsi da lei, così nasconde nel materasso le capsule anestetizzanti. Annie ritorna ad essere la premurosa infermiera, informando Sheldon di avere una sorpresa per lui: entrerà nella stanza con un tavolino, la macchina da scrivere e la carta bianca: vuole che egli scriva un altro libro in cui Misery è di nuovo la protagonista. Paul accetta ma le chiede di andare in città per prendergli dell'altra carta e, quando è finalmente solo, riesce ad aprire la porta chiusa a chiave della sua stanza con un ferretto e dopo una generale perlustrazione in casa, ruba delle altre capsule. Al ritorno di Annie, egli la invita a cena per festeggiare il ritorno di Misery e questa accetta lusingata dalla richiesta.
Durante la cena, cerca di avvelenarla scaricando il contenuto di numerose capsule all'interno del suo bicchiere di vino, ma questo viene accidentalmente versato sul tavolo da lei stessa senza che ne bevesse un sorso. Finiscono così le speranze di Paul che si abbandona alla scrittura del libro che viene rigorosamente controllato da Annie; ma l'infermiera mostra sempre di più la sua instabilità, inoltre capisce che tra poco Sheldon sarà pronto ad andarsene poiché quasi del tutto guarito e il libro quasi concluso, ma ha in serbo qualcos'altro infatti gli mostra una pistola priva di proiettili e gli dice di doverli andare comprare. Mentre la Wilkers va in città a fare l'acquisto, Paul esce dalla sua stanza e ruba un coltello dalla cucina, ma scopre anche attraverso un album di foto che la donna ha un passato da serial killer. Torna nella sua stanza, mette il coltello sotto il materasso e si abbandona in un sonno profondo.
La mattina seguente Annie è nuovamente ai piedi del letto ed è intenta a stringere delle fasce intorno al corpo di Paul, rendendolo immobile ed inerme: questa rivelerà che è a conoscenza delle "uscite clandestine" di Paul, dell'album e del coltello nel materasso. Qui, dichiara il suo amore per lui e per trattenerlo ancora con lei gli spezza volontariamente i piedi prolungando la sua permanenza a casa Wilkers.
Intanto in città lo sceriffo riesce a trovare degli indizi che lo porteranno a casa di Annie, alla quale vi si reca immediatamente. L'inattesa visita porta Annie ad anestetizzare Paul e a nasconderlo in uno stanzino segreto.
Lo sceriffo, dopo un colloquio con la donna, perlustra la casa e dopo aver sentito una voce maschile provenire dall'interno di una parete, scopre il nascondiglio dove è rinchiuso Paul, ma non appena lo vede, viene sparato da Annie e muore.
Paul ha quasi terminato il libro e chiede ad Annie di prendergli i tre oggetti utilizzati alla fine di ogni suo lavoro: un fiammifero, una sigaretta e una bottiglia di Don Pérignon. Annie non sa che durante la permanenza nello stanzino, Sheldon ha rubato una lattina di cherosene, infatti quando sta per prendere due bicchieri per lo champagne, questo la minaccerà di voler bruciare il libro appena concluso e quindi di non farle mai sapere la fine del racconto; ed è proprio quello che fa e mentre l'infermiera è a terra, in lacrime, che cerca di spegnere il fuoco, lui le scaraventa la macchina da scrivere sulla testa. Annie dopo qualche secondo si riprende e inizia la lotta tra i due, che terminerà con la morte della Wilkers.
Dopo mesi lo scrittore è a pranzo con la sua editrice e mentre festeggiano l'uscita del suo nuovo libro arriva una cameriera con l'aspetto di Annie e dice "Sono la sua ammiratrice numero 1!" poiché Paul non ha ancora dimenticato quella brutta esperienza.
Il film è tratto dal libro "Misery" di Stephen King e come ogni film tratto dai suoi libri neanche questo ci ha delusi: questa volta ad essere delusa è Annie Wilkers, l'infermiera psicopatica. Non possiamo dire che il fattore scatenante del suo disturbo sia stata la morte di Misery poiché questa, in passato aveva già ucciso (come riscontrato nei ritagli di giornale dell'album di foto), ma sicuramente ha aggravato la situazione. Nel film lei afferma che dopo la morte del marito era stata Misery a risollevarla, ma sappiamo che questo è stato ucciso da lei stessa e quindi possiamo dire che la saga dei libri di Sheldon erano per lei una sorta di esempio da seguire: la protagonista del romanzo è un'eroina a cui ispirarsi e immedesimarsi.
Sinceramente...chi non avrebbe voluto rapire l'autore di un libro/film e costringerlo a riscrivere tutto? Non in modo così sadico però personalmente ci siamo ritrovati in molte situazioni come questa sia per quanto riguarda i libri, sia per quanto riguarda film e serie. Quando pensi che le cose stiano per andare per il meglio, tutto precipita e finisce malamente. Molti si aspettano che almeno le storie narrate all'interno dei film o dei libri si concludano come ci si aspetta: lei sposa lui, il cattivo perisce, il bene vince il male, la giustizia trionfa sull'ingiustizia ecc perché nella vita reale non è sempre così.
Celebre è la scena de "Il lato positivo" in cui Pat Solitano (Bradley Cooper) dopo aver letto un libro di Ernest Hemingway, rimane così tanto scioccato da scaraventarne il libro dalla finestra rompendone il vetro e affermando "What the F**k?!"
La domanda sorge spontanea: questi libri/film farebbero lo stesso effetto se fossero conclusi come ci si aspetta? Molto probabilmente no e forse è proprio questo che li rende unici.
Nonostante sia una pellicola horror, non ne rispetta i canoni: tutta la scena si svolge durante il giorno o comunque in un luogo illuminato; la donna, che spesso è considerata come l'elemento benefico e senza malvagità, è invece l'antagonista:è Annie al centro della scena ed è lei a tenere in mano la situazione, infatti Paul, essendo la sua vittima, non può fare altro che acconsentire a qualunque sua richiesta o subirne le conseguenze; infine vi è la quasi totale assenza dello splatter, ma vi è una scena che ci ha lasciati inorriditi e un po' turbati, quella in cui Annie, con l'aiuto di un grosso martello, rompe i piedi a Paul; questa è la scena più famosa del film (ATTENZIONE SPOILER)
Per quanto riguarda i libri, gli ultimi due casi di Wilkersite 😏😷 sono stati "Il velo dipinto" di Maugham (per fortuna il film presenta qualche differenza dal libro, dandoci delle speranze in più) e la saga Lorien Legacies di James Frey e Jobie Hughes (alcune parti ci hanno lasciti senza parole ma nel complesso forse non si può definire un caso di Wilkersite) e magari un giorno ve ne parleremo.
Nel caso dei film, per rimanere in tema King (anche se ce ne sono vagonate - vedi Lo hobbit - ancora ci dobbiamo riprendere 😢) vi è "Il miglio verde" che se non avete visto consigliamo vivamente di vedere.
Che ne pensate del film? Avete mai avuto un'esperienza come quella di Annie Wilkers? Quale film/libro/serie vorreste assolutamente cambiare?
Se in caso non ci rivedessimo
Buon pomeriggio,
Buona sera
E buona notte.
Solvia & Morko.
Solvia & Morko.
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