THE WOLFMAN
THE WOLFMAN
Tempo fa, parlammo del più famoso non-morto di tutti i tempi, Dracula, al quale il cinema ha dedicato centinaia di film (vedi http://xfatumcerberix.blogspot.it/2017/06/dracula-di-bram-stoker_15.html); quindi ci è sembrato giusto parlare del suo più acerrimo nemico (come sostengono molti film, libri, serie ecc) o del suo più fidato alleato: il Licantropo o lupo mannaro o uomo lupo.
Quest'oggi parleremo di "The Wolfman" un film di Joe Johnston del 2010, remake del film del 1941 "L'uomo lupo" (The Wolf Man). Mette in scena Lawrence Talbot, un attore che dopo la morte del fratello decide di ritornare a casa, in Inghilterra, dove verrà maledetto e costretto a trasformarsi in un uomo lupo ad ogni plenilunio.
Dopo lo spettacolo teatrale, l'attore Lawrence Talbot (Benicio del Toro) riceve un'inaspettata visita da parte di Gwen Conliffe (Emily Blunt), fidanzata del fratello Ben, la quale gli comunica che quest'ultimo sarebbe scomparso da un mese. Dubbioso, Lawrence decide di tornare a casa, nella brughiera di Blackmoor, dove incontra il padre Sir John Talbot (Anthony Hopkins), un uomo schivo e sarcastico che lo informa che il corpo del figlio Ben è stato ritrovato e sta per essere seppellito.
Lawrence, dopo aver visto il corpo di Ben, si reca in una taverna e ascolta le conversazioni di alcuni signorotti del paese; questi cercano di dare una spiegazione alle ferite innaturali che presentava il fratello e molti affermano che sia stato un animale (orso ballerino degli zingari), altri affermano che sia opera di un uomo malato di mente.
Talbot fa visita alla signorina Conliffe e le cede gli ultimi effetti personali del defunto fidanzato e questa, in lacrime, gli chiede di scoprire cosa gli sia successo.
Durante una passeggiata notturna all'interno del casale, Lawrence ricorda quella tragica notte in cui aggirandosi per i giardini, trovò la madre sgozzata tra le braccia del padre; tutto portava a pensare che sia stato un suicidio ma questo evento lo disturberà a lungo e gli farà passare degli anni nel manicomio di Londra. Incomincia a indagare dal campo degli zingari chiedendo informazioni alla "maga" del villaggio, Maleva (Geraldine Chaplin); mentre degli uomini arrivano al campo con l'intenzione di uccidere l'orso ballerino, una strana creatura che cammina a quattro zampe, dilania selvaggiamente le carni degli uomini. Lawrence, cercando di salvare un bambino, viene morso alla spalla dall'orribile creatura; quindi viene accompagnato da Maleva, la quale, dopo aver curato la ferita, afferma che è stato maledetto e che può essere liberato solo da qualcuno che lo ama.
Lawrence trascorre le giornate a Talbot Hall ma il processo di guarigione è anomalo: guarisce velocemente, riacquista il controllo del braccio e la sua spalla non presenta cicatrici, inoltre assiste a delle strane visioni riguardanti Gwen e un uomo lupo.
Il detective Abberline (Hugo Weaving) mandato da Scotland Yard lo interroga sull'accaduto, insinuando che le ferite riportate fossero state auto inflitte per scagionarsi dell'omicidio degli altri uomini, a causa del suo risaputo passato trascorso all'interno di un manicomio e suggerendogli un eventuale ritorno.
La notte del plenilunio Talbot segue il padre John all'interno della cripta della madre, scoprendo una strana stanza con al centro una sedia provvista di cinture e catene. John avverte il figlio che sta per affrontare un periodo difficile e lo allontana dalla stanza chiudendosi dentro a chiave. Quando Lawrence fa per andarsene, il suo corpo inizia a mutare: si trasforma in un uomo lupo e uccide dei cacciatori che avevano posto delle trappole all'interno del bosco. La mattina seguente, viene catturato e portato al manicomio con l'accusa di omicidio e di essere malato di licantropia clinica. Durante la permanenza in manicomio Lawrence subisce delle torture da parte dei dottori e inizia a perdere la ragione, avendo delle strane visioni e affermando che il carnefice di sua madre era il padre. Effettivamente John Talbot, in una visita al manicomio, gli confessa di aver ucciso la moglie e il fratello Ben, in una notte di plenilunio e quindi di essere un uomo lupo anch'egli.
Una sera i dottori portano Lawrence in una stanza legato ad una sedia e lo posizionano davanti ad una finestra, per dimostrargli che tutto ciò che affermava era frutto della sua fantasia: ma non appena i raggi di luna toccano Talbot egli si trasforma, dinanzi a tutti, in un uomo lupo (vedi frame sotto) . Uccide degli uomini all'interno della sala e riesce a scappare dal manicomio seminando il panico per le strade di Londra. Il giorno seguente cerca di rifugiarsi al negozio di antiquariato di Gwen, la quale lo bacia e cerca di aiutarlo chiedendo a Maleva rimedi contro la licantropia: ma questa le dirà che non potrà nulla contro il lupo.
Intanto, Lawrence si reca a Talbot Hall per smascherare ed uccidere il padre; tra i due lupi vi è una battaglia che terminerà con la morte di John. Sopraggiunge quindi il detective Abberline che, nel tentativo di uccidere il giovane lupo, viene morso. Gwen, dopo aver visto il suo amato trasformarsi, scappa nel bosco, inseguita dalla bestia e quando sta per essere agguantata, spara con la pistola carica di pallottole d'argento: uccide Lawrence e lo libera dalla maledizione poiché innamorata di lui. Ad osservare la scena è il detective che pensa al suo orrendo destino perché adesso è lui a portare la maledizione.
La leggenda dell'uomo lupo ha origini molto antiche: si inizia a parlare di mutazione in lupo già dall'antica Grecia con Latona madre di Apollo ed Artemide, personificazione della luna (collegamento Luna - Lupo) e amante di Zeus che ,temendo l'ira di Era, la trasformò in lupa e con Licaone, re dell'Arcadia, anch'esso trasformato da Zeus in lupo, a causa di un inganno.
Il mito del lupo mannaro ha avuto il suo culmine nel Medioevo, precisamente durante il periodo della caccia alle streghe. Non solo le donne temevano di essere messe al rogo ma anche gli uomini, che venivano scorticati per vedere se sotto la loro pelle, durante il plenilunio, uscisse la pelle di lupo, e ovviamente, temendo una eventuale vendetta, essi venivano decapitati o bruciati vivi (proprio come le streghe).
Nell'isterismo di massa, il dito indice lungo quanto il medio, gli individui in forze nonostante la poca nutrizione, i canini molto appuntiti o le sopracciglia molto folte potevano essere indizi di una probabile licantropia.
Un caso interessante, che fa ancora dubitare i più scettici è quello della Bête du Gévaudan: si tratta di una bestia che nella Francia del XVIII secolo, nella zona di Gévaudan, fece numerose vittime. Il primo avvistamento della bestia fu ad opera di una ragazza che la descrisse come un enorme lupo, dal manto nero, con una stazza di un uomo (o di un bue) e con lunghissimi canini. Questa fece oltre 300 vittime e nonostante molti cacciatori affermarono di averla uccisa, questa ritornava a cibarsi delle proprie vittime, tanto da pensare che essa fosse provvista di poteri magici o addirittura che fosse immortale. Gli studiosi confermano la veridicità delle testimonianze, ma escludono che la bestia fosse un lupo mannaro; l'ipotesi più accreditata è quella che afferma che la bête sia stata in realtà un lupo affetto da gigantismo e che quindi fosse stato molto più grande di un normale lupo, di conseguenza molto più affamato e più resistente agli attacchi degli uomini. Questo caso è citato indirettamente anche nel film, nel momento in cui un vecchio signore, seduto nel treno vicino a Lawrence, cede ad esso un bastone in argento con la testa a forma di lupo comprato a Gèvaudan.
Ma come riconoscere un lupo mannaro? A nostro parere, negli ultimi tempi la narrativa e la cinematografia ci ha consentito di fare una distinzione tra il lupo mannaro (uomo lupo) e il licantropo: il primo presenta fattezze di animale, quindi un uomo capace di camminare sia a due che a quattro zampe, ricoperto di pelo, orecchie appuntite, zampe e artigli, canini più lunghi e affilati e forza sovrumana (vedi Wolfman, il segreto del Tibet, trilogia Licantropia,); la conformazione delle ossa varia ma poco. Differente è invece la conformazione del licantropo che compie una mutazione completa, passa da un uomo a lupo, in particolare la trasformazione delle ossa del cranio, della colonna vertebrale e la comparsa della coda; un lupo a tutti gli effetti ma di dimensioni maggiori (vedi Underworld, Van Helsing, Blood and Chocolate ecc).
Un'altra differenza tra i due è che l'uomo lupo è un uomo maledetto o affetto da licantropia (malattia), che può trasformarsi solo durante le notti di luna piena e una volta mutato non ha il controllo di sé; il licantropo, invece, o è per nascita lupo (genitori, parenti) oppure diventa lupo (morso) e la sua è una mutazione in toto, come se non fosse più un uomo ma facesse parte di una specie diversa. Inoltre esso può mutare in qualsiasi momento, per sua volontà o se stimolato da forti emozioni (rabbia, desiderio ecc); a volte, non è considerato come un personaggio malvagio, anzi si unisce alle forze del Bene per sconfiggere quelle del Male ed una volta mutato ha il controllo della sua mente.
Si potrebbe affermare che il mito del licantropo sia collegato alla natura dell'uomo: c'è la ragione e l'istinto. In realtà è proprio questo che differenzia l'uomo dagli altri animali, ovvero il fatto di poter compiere pensieri complessi ma, esso rimane pur sempre un animale, quindi sottoposto a istinti e pulsioni. Quando una di queste viene meno, l'altra si manifesta. Ricorda molto "Lo strano caso del dottor Jekyll e il signor Hyde". Il dottore, una volta bevuta la pozione, si trasformava in un essere che reagiva ad istinto ed esternava tutto ciò che viene considerato immorale (come ad esempio la violenza contro gli altri). E se, il mito dell'uomo lupo, fosse stato "creato" per giustificare le azioni prive di ragione da parte dell'uomo?
Nel mondo del cinema vi sono innumerevoli film che trattano l'argomento e questo ci ha permesso di stilare una classifica tra le migliori trasformazioni e le migliori rappresentazioni dell'uomo lupo/licantropo: al primo posto delle trasformazioni vi è quella di Wolfman qui riportata (ATTENZIONE SPOILER):
Mentre la migliore rappresentazione fisica del licantropo è quella in Van Helsing:
Vi ricordiamo che è in programmazione l'ultima stagione della serie TEEN WOLF (hehe😏), cominciata in America il 30 luglio mentre in Italia inizierà il 17 settembre e verrà trasmessa sul canale Fox della piattaforma Sky.
E voi cosa ne pensate di Wolfman? Qual è la vostra trasformazione preferita?
Se in caso non ci rivedessimo
Buon pomeriggio
Buona sera
E buonanotte
Solvia & Morko.
Tempo fa, parlammo del più famoso non-morto di tutti i tempi, Dracula, al quale il cinema ha dedicato centinaia di film (vedi http://xfatumcerberix.blogspot.it/2017/06/dracula-di-bram-stoker_15.html); quindi ci è sembrato giusto parlare del suo più acerrimo nemico (come sostengono molti film, libri, serie ecc) o del suo più fidato alleato: il Licantropo o lupo mannaro o uomo lupo.
Quest'oggi parleremo di "The Wolfman" un film di Joe Johnston del 2010, remake del film del 1941 "L'uomo lupo" (The Wolf Man). Mette in scena Lawrence Talbot, un attore che dopo la morte del fratello decide di ritornare a casa, in Inghilterra, dove verrà maledetto e costretto a trasformarsi in un uomo lupo ad ogni plenilunio.
Dopo lo spettacolo teatrale, l'attore Lawrence Talbot (Benicio del Toro) riceve un'inaspettata visita da parte di Gwen Conliffe (Emily Blunt), fidanzata del fratello Ben, la quale gli comunica che quest'ultimo sarebbe scomparso da un mese. Dubbioso, Lawrence decide di tornare a casa, nella brughiera di Blackmoor, dove incontra il padre Sir John Talbot (Anthony Hopkins), un uomo schivo e sarcastico che lo informa che il corpo del figlio Ben è stato ritrovato e sta per essere seppellito.
Lawrence, dopo aver visto il corpo di Ben, si reca in una taverna e ascolta le conversazioni di alcuni signorotti del paese; questi cercano di dare una spiegazione alle ferite innaturali che presentava il fratello e molti affermano che sia stato un animale (orso ballerino degli zingari), altri affermano che sia opera di un uomo malato di mente.
Talbot fa visita alla signorina Conliffe e le cede gli ultimi effetti personali del defunto fidanzato e questa, in lacrime, gli chiede di scoprire cosa gli sia successo.
Durante una passeggiata notturna all'interno del casale, Lawrence ricorda quella tragica notte in cui aggirandosi per i giardini, trovò la madre sgozzata tra le braccia del padre; tutto portava a pensare che sia stato un suicidio ma questo evento lo disturberà a lungo e gli farà passare degli anni nel manicomio di Londra. Incomincia a indagare dal campo degli zingari chiedendo informazioni alla "maga" del villaggio, Maleva (Geraldine Chaplin); mentre degli uomini arrivano al campo con l'intenzione di uccidere l'orso ballerino, una strana creatura che cammina a quattro zampe, dilania selvaggiamente le carni degli uomini. Lawrence, cercando di salvare un bambino, viene morso alla spalla dall'orribile creatura; quindi viene accompagnato da Maleva, la quale, dopo aver curato la ferita, afferma che è stato maledetto e che può essere liberato solo da qualcuno che lo ama.
Lawrence trascorre le giornate a Talbot Hall ma il processo di guarigione è anomalo: guarisce velocemente, riacquista il controllo del braccio e la sua spalla non presenta cicatrici, inoltre assiste a delle strane visioni riguardanti Gwen e un uomo lupo.
Il detective Abberline (Hugo Weaving) mandato da Scotland Yard lo interroga sull'accaduto, insinuando che le ferite riportate fossero state auto inflitte per scagionarsi dell'omicidio degli altri uomini, a causa del suo risaputo passato trascorso all'interno di un manicomio e suggerendogli un eventuale ritorno.
La notte del plenilunio Talbot segue il padre John all'interno della cripta della madre, scoprendo una strana stanza con al centro una sedia provvista di cinture e catene. John avverte il figlio che sta per affrontare un periodo difficile e lo allontana dalla stanza chiudendosi dentro a chiave. Quando Lawrence fa per andarsene, il suo corpo inizia a mutare: si trasforma in un uomo lupo e uccide dei cacciatori che avevano posto delle trappole all'interno del bosco. La mattina seguente, viene catturato e portato al manicomio con l'accusa di omicidio e di essere malato di licantropia clinica. Durante la permanenza in manicomio Lawrence subisce delle torture da parte dei dottori e inizia a perdere la ragione, avendo delle strane visioni e affermando che il carnefice di sua madre era il padre. Effettivamente John Talbot, in una visita al manicomio, gli confessa di aver ucciso la moglie e il fratello Ben, in una notte di plenilunio e quindi di essere un uomo lupo anch'egli.
Una sera i dottori portano Lawrence in una stanza legato ad una sedia e lo posizionano davanti ad una finestra, per dimostrargli che tutto ciò che affermava era frutto della sua fantasia: ma non appena i raggi di luna toccano Talbot egli si trasforma, dinanzi a tutti, in un uomo lupo (vedi frame sotto) . Uccide degli uomini all'interno della sala e riesce a scappare dal manicomio seminando il panico per le strade di Londra. Il giorno seguente cerca di rifugiarsi al negozio di antiquariato di Gwen, la quale lo bacia e cerca di aiutarlo chiedendo a Maleva rimedi contro la licantropia: ma questa le dirà che non potrà nulla contro il lupo.
Intanto, Lawrence si reca a Talbot Hall per smascherare ed uccidere il padre; tra i due lupi vi è una battaglia che terminerà con la morte di John. Sopraggiunge quindi il detective Abberline che, nel tentativo di uccidere il giovane lupo, viene morso. Gwen, dopo aver visto il suo amato trasformarsi, scappa nel bosco, inseguita dalla bestia e quando sta per essere agguantata, spara con la pistola carica di pallottole d'argento: uccide Lawrence e lo libera dalla maledizione poiché innamorata di lui. Ad osservare la scena è il detective che pensa al suo orrendo destino perché adesso è lui a portare la maledizione.
La leggenda dell'uomo lupo ha origini molto antiche: si inizia a parlare di mutazione in lupo già dall'antica Grecia con Latona madre di Apollo ed Artemide, personificazione della luna (collegamento Luna - Lupo) e amante di Zeus che ,temendo l'ira di Era, la trasformò in lupa e con Licaone, re dell'Arcadia, anch'esso trasformato da Zeus in lupo, a causa di un inganno.
Il mito del lupo mannaro ha avuto il suo culmine nel Medioevo, precisamente durante il periodo della caccia alle streghe. Non solo le donne temevano di essere messe al rogo ma anche gli uomini, che venivano scorticati per vedere se sotto la loro pelle, durante il plenilunio, uscisse la pelle di lupo, e ovviamente, temendo una eventuale vendetta, essi venivano decapitati o bruciati vivi (proprio come le streghe).
Nell'isterismo di massa, il dito indice lungo quanto il medio, gli individui in forze nonostante la poca nutrizione, i canini molto appuntiti o le sopracciglia molto folte potevano essere indizi di una probabile licantropia.
Un caso interessante, che fa ancora dubitare i più scettici è quello della Bête du Gévaudan: si tratta di una bestia che nella Francia del XVIII secolo, nella zona di Gévaudan, fece numerose vittime. Il primo avvistamento della bestia fu ad opera di una ragazza che la descrisse come un enorme lupo, dal manto nero, con una stazza di un uomo (o di un bue) e con lunghissimi canini. Questa fece oltre 300 vittime e nonostante molti cacciatori affermarono di averla uccisa, questa ritornava a cibarsi delle proprie vittime, tanto da pensare che essa fosse provvista di poteri magici o addirittura che fosse immortale. Gli studiosi confermano la veridicità delle testimonianze, ma escludono che la bestia fosse un lupo mannaro; l'ipotesi più accreditata è quella che afferma che la bête sia stata in realtà un lupo affetto da gigantismo e che quindi fosse stato molto più grande di un normale lupo, di conseguenza molto più affamato e più resistente agli attacchi degli uomini. Questo caso è citato indirettamente anche nel film, nel momento in cui un vecchio signore, seduto nel treno vicino a Lawrence, cede ad esso un bastone in argento con la testa a forma di lupo comprato a Gèvaudan.
Ma come riconoscere un lupo mannaro? A nostro parere, negli ultimi tempi la narrativa e la cinematografia ci ha consentito di fare una distinzione tra il lupo mannaro (uomo lupo) e il licantropo: il primo presenta fattezze di animale, quindi un uomo capace di camminare sia a due che a quattro zampe, ricoperto di pelo, orecchie appuntite, zampe e artigli, canini più lunghi e affilati e forza sovrumana (vedi Wolfman, il segreto del Tibet, trilogia Licantropia,); la conformazione delle ossa varia ma poco. Differente è invece la conformazione del licantropo che compie una mutazione completa, passa da un uomo a lupo, in particolare la trasformazione delle ossa del cranio, della colonna vertebrale e la comparsa della coda; un lupo a tutti gli effetti ma di dimensioni maggiori (vedi Underworld, Van Helsing, Blood and Chocolate ecc).
Un'altra differenza tra i due è che l'uomo lupo è un uomo maledetto o affetto da licantropia (malattia), che può trasformarsi solo durante le notti di luna piena e una volta mutato non ha il controllo di sé; il licantropo, invece, o è per nascita lupo (genitori, parenti) oppure diventa lupo (morso) e la sua è una mutazione in toto, come se non fosse più un uomo ma facesse parte di una specie diversa. Inoltre esso può mutare in qualsiasi momento, per sua volontà o se stimolato da forti emozioni (rabbia, desiderio ecc); a volte, non è considerato come un personaggio malvagio, anzi si unisce alle forze del Bene per sconfiggere quelle del Male ed una volta mutato ha il controllo della sua mente.
Si potrebbe affermare che il mito del licantropo sia collegato alla natura dell'uomo: c'è la ragione e l'istinto. In realtà è proprio questo che differenzia l'uomo dagli altri animali, ovvero il fatto di poter compiere pensieri complessi ma, esso rimane pur sempre un animale, quindi sottoposto a istinti e pulsioni. Quando una di queste viene meno, l'altra si manifesta. Ricorda molto "Lo strano caso del dottor Jekyll e il signor Hyde". Il dottore, una volta bevuta la pozione, si trasformava in un essere che reagiva ad istinto ed esternava tutto ciò che viene considerato immorale (come ad esempio la violenza contro gli altri). E se, il mito dell'uomo lupo, fosse stato "creato" per giustificare le azioni prive di ragione da parte dell'uomo?
Nel mondo del cinema vi sono innumerevoli film che trattano l'argomento e questo ci ha permesso di stilare una classifica tra le migliori trasformazioni e le migliori rappresentazioni dell'uomo lupo/licantropo: al primo posto delle trasformazioni vi è quella di Wolfman qui riportata (ATTENZIONE SPOILER):
Mentre la migliore rappresentazione fisica del licantropo è quella in Van Helsing:
E voi cosa ne pensate di Wolfman? Qual è la vostra trasformazione preferita?
Se in caso non ci rivedessimo
Buon pomeriggio
Buona sera
E buonanotte
Solvia & Morko.
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